Croazia in camper: un itinerario decisamente alternativo
Lasciata la Slovenia alle spalle abbiamo deciso di visitare on the road una parte di Croazia spesso ignorata dal turismo, lontano dalle splendide località balneari e dalle immagini da cartolina con mare cristallino.
Il paesaggio dell’entroterra croato è caratterizzato da vaste pianure coltivate a grano, mais e barbabietole, che si estendono tra colline e zone di roccia carsica.
5 tappe attraverso una Croazia sconosciuta
Il nostro itinerario di 5 tappe, nel quale vi lasciamo anche i luoghi in cui abbiamo sostato e pernottato, ci ha permesso di visitare non solo la capitale, Zagabria (a proposito, scopri il nostro tour di un giorno della città qui qui), ma anche borghi antichi, boschi, castelli e riserve etnografiche e ornitologiche fino al confine con la Bosnia e Erzegovina.
Samobor
Samobor, che dista circa un’ora dalla capitale, è un piccolo villaggio di casette a tinta pastello attraversato da un torrente e circondato da boschi che permettono numerose escursioni. Famoso è il Carnevale di Samobor, che rimanda ad antiche tradizioni letterarie e musicali. La scena è dominata dall’alto dalle rovine del castello, mentre in paese non è raro trovare bancarelle che vendono prodotti tipici come miele, biscotti e vino della zona. Sosta in libera presso la stazione dei bus , in ampio parcheggio con cestini per i rifiuti e wifi gratuito (scopri di più su WiFi4EU ).
Zagabria
Zagabria, città dotata del fascino della vecchia Europa, è allo stesso tempo ricca di musei e gallerie d’arte contemporanea che la rendono una meta moderna. Noi l’abbiamo visitata mentre si svolgeva la maratona, in un clima decisamente giovanile e festivo.
Basta un giorno? Se non si hanno grosse pretese di visitare anche i musei sì.
Noi abbiamo parcheggiato gratuitamente di domenica a 30 minuti a piedi dal centro città (qui ) e abbiamo pernottato sempre gratuitamente vicino allo zoo .
Cigoc
Il villaggio di Cigoc è “famoso” per i numerosi nidi di cicogne che si trovano sulle casette di legno tipiche del paese: il periodo migliore per visitare questi luoghi è luglio/agosto. Cigoc si trova nel mezzo del Parco Naturale di Lonjsko Polje, una distesa paludosa nella regione di Posavina, meta popolata da cicogne e numerosi altri volatili oltre che da cavalli, maialini, mucche e cinghiali. A Cigoc si può percorrere una passeggiata gratuita di 5 km immersa nella natura oppure si possono intraprendere dei veri e propri trail a pagamento (dalla cifra irrisoria di 3 euro circa). L’atmosfera ad ottobre era leggermente inquietante, tanto che sembrava di attraversare un paese fantasma popolato solo da galline e cani randagi. La sosta libera notturna non è permessa, ma volendo si trova un campeggio in centro paese che costa 30 euro a notte. Noi abbiamo proseguito verso il villaggio successivo.
Krapje
Il vicino villaggio di Krapje è una meta decisamente più pittoresca, caratterizzata da un’unica via centrale costellata da tradizionali casette in legno. Qui si trova un centro informazioni con un comodo parcheggio presso il quale abbiamo pernottato gratuitamente e che mette a disposizione bagni pubblici, tavolini per picnic e wifi (WIFI4EU). Nei dintorni parte un trail a pagamento che conduce verso la foresta ove non è consentito proseguire dato l’alto numero di animali selvatici.
Jasenovac
Nel villaggio di Jasenovac abbiamo voluto effettuare una visita commemorativa al Campo di Concentramento utilizzato dal 1941 al 1945 durante la Seconda Guerra Mondiale, teatro dello sterminio di serbi, ebrei, zingari e oppositori politici e purtroppo di numerosi bambini. Sul luogo oggi non rimane nulla, se non una vecchia rotaia, un treno, un memoriale e il Museo Commemorativo.
Da qui si può attraversare la dogana per raggiungere la Bosnia ed Erzegovina. Noi abbiamo dovuto proseguire verso il paese di Slavonski brod per ritirare la sim che ci permette di avere Internet illimitato in tutto il mondo (codice sconto: vandipety) e abbiamo attraversato qui la frontiera per raggiungere Banja Luka e continuare le nostre avventure verso Est.
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