Tour di Sarajevo in un giorno
Sarajevo, la capitale della Bosnia, è una città viva e dinamica, ma camminando per le sue vie non si possono non notare i segni di una guerra non troppo passata. Gli anni ‘90 qui si vivono ancora attraverso i buchi dei proiettili nei muri delle case, nei cimiteri sparsi qua e là, nei musei. Come nel resto del paese a Sarajevo si mescolano 4 religioni diverse oltre a culture diverse, per cui ci si ritrova a passeggiare fra chiese, cattedrali ortodosse, moschee e sinagoghe, tra rintocchi di campane e il canto del muezzin. Noi abbiamo visitato la città in due mezze giornate, ma l’itinerario che vi lasciamo si può perfettamente compiere in un giorno solo. Per gli spostamenti, dato che un paio di mete si trovano nella periferia cittadina e non sono assolutamente raggiungibili a piedi, abbiamo sfruttato il nostro van, ma abbiamo visto tantissime persone usufruire dei numerosi taxi.
Prima di iniziare, se siete interessati a scoprire altre mete secondo noi imperdibili della Bosnia ed Erzegovina e a qualche informazione utile per recarvi in questo stato, vi rimandiamo all’articolo completo del nostro viaggio in van.
Sarajevo: cosa visitare
Museo del Tunnel
Questo museo si trova nei pressi dell’aeroporto di Sarajevo e permette di visitare il tunnel che fu scavato proprio sotto l’aeroporto (unica zona non bombardata) in gran segreto e a mano da valorosi volontari attivi su 4 turni di 8 ore no stop. L’ingresso si trovava e si trova tutt’oggi nel cortile di un’abitazione privata e serviva a far fuggire gli abitanti e a rifornire di cibo e munizioni. E’ visitabile in autonomia o con guida (pagamento solo con moneta locale). In loco è presente un comodo parcheggio a pagamento (dove accettano e cambiano gli euro), in cui è possibile caricare acqua e sostare per la notte a tariffa raddoppiata. Questo tunnel, denominato anche “tunnel della speranza”, è stato il motivo grazie al quale la città è riuscita a mantenersi viva: 700 metri di galleria sotterranea (oggi ne sono visitabili 25) per consentire di far arrivare in città cibo, acqua, medicinali, gasolio e tutto ciò che serviva per far sopravvivere la popolazione. Consigliamo veramente di visitarlo per capire di più la tensione di quegli anni.
Pista da bob
La vecchia pista da bob utilizzata durante le Olimpiadi invernali del 1984 e poi diventata tristemente famosa come postazione dei cecchini serbi durante la guerra si trova a una ventina di minuti da Sarajevo centro, in prossimità delle montagne che circondano la città. Il luogo può sembrare un po’ tetro dato che è totalmente in disuso, ma i numerosi segni di mortaio e proiettili sono stati un po’ mascherati da graffiti e opere di street-art. Raggiungendo la sommità si arriva ad un punto panoramico decisamente superbo sulla città. Questa zona si può raggiungere in auto, in taxi o con la funicolare che parte dal centro città. E’ presente un comodo parcheggio dal quale in 10 minuti a piedi si raggiunge la pista da bob e con altri 10 il punto panoramico. Al tramonto è un luogo davvero suggestivo (prestate attenzione perché non c’è alcuna illuminazione lungo il tragitto).
Baščaršija
E’ il quartiere turco, un susseguirsi di viuzze acciottolate, costellate di pasticcerie, ristoranti e negozietti di artigianato. Un grande bazar insomma, in cui domina la scena la moschea ottomana di Gazi Husrev-bey.
Piazza Sebilj
Situata proprio a fianco del quartiere antico, ospita una fontana settecentesca, vicino alla quale si possono ammirare ogni giorno centinaia di piccioni sfamati da turisti e locali.
Biblioteca Nazionale
Incendiata quasi totalmente dai bombardamenti serbi, si narra che durante l’incendio numerosi studenti abbiano tentato invano e mettendo a rischio la propria vita, di salvare qualche prezioso volume.
Ponte Latino
E’ il famoso ponte in cui ebbe origine l’omicidio di Francesco Ferdinando che scatenò la Prima Guerra Mondiale.
Linea che divide oriente da occidente
Si trova vicino alla Bascarsija ed è un punto preciso indicato da una scritta a terra in cui finisce improvvisamente l’architettura islamica ed inizia improvvisamente la parte austriaca. Qui si mescolano di nuovo non solo architettura, ma anche religioni e culture.
Sarajevo street food
Se come a noi vi viene fame passeggiando per le vie della città vi consigliamo di mangiare un burek, la tipica sfoglia ripiena (solitamente con carne, spinaci e formaggio, patate) dei Balcani. Se volete assaporarlo come dei veri local accompagnatelo con un vasetto di yogurt bianco liquido. Buon appetito!
Curiosi di vedere le nostre impressioni dal vivo sulla città? Potete scoprire tutto nel Vlog dedicato a Sarajevo.
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