Dall’Italia al Giappone in Van
E’ giunto il momento di svelarvi la nostra prossima avventura: stiamo andando in Giappone!
In van? Sì! Idea folle? No!
Sogniamo questo viaggio da anni e finalmente è arrivato il momento di trasformarlo in realtà e raccontarvi tutti i dettagli, i retroscena e anche qualche segreto!
Un progetto nato tre anni fa
Era marzo 2021 e mentre aspettavamo l’arrivo del nostro van tracciavamo percorsi con le dita su di una grande cartina appesa in cucina. Era il periodo dell’Hanami in Giappone, le fotografie sul web colme di boccioli in fiore ci avevano fatto venire voglia di tornare nel paese del Sol Levante e ci siamo detti scherzando:
Perché non ci andiamo in van?
Una semplice battuta, che si è però trasformata in sogno, rinchiuso in un cassetto mentale. Nel frattempo sono passati i mesi, il concessionario ci ha finalmente dato le chiavi del van in mano, abbiamo iniziato le nostre prime avventure in giro per l’Italia e poi abbiamo vissuto un interno mese on the road in Danimarca. Siamo tornati a casa, ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti:
Andiamo in Giappone in van!
E questa volta non era una domanda.
Seguendo l’istinto abbiamo tolto la cartina dal muro e tracciato con una matita la rotta: Italia, Austria, Repubblica Ceca, Polonia, Lituania, Lettonia ed Estonia per poi attraversare la famosa Transiberiana fino a Vladivostok, da dove imbarcarsi per la Corea e subito dopo mettere piede finalmente in Giappone!
Facile no? No! Per quanto la nostra voglia di partire fosse inarrestabile, tutto sembrava remarci contro. Era tempo di Covid, la frontiera terreste russa era chiusa, quella Giapponese anche, sulla nave che ci avrebbe portato prima in Corea e poi in Giappone era stato vietato il trasporto di passeggeri ed era scoppiata la guerra in Ucraina.
Il nostro folle progetto doveva essere di nuovo rinchiuso fra i pensieri. Decidemmo però di partire lo stesso, solo in direzione opposta. Dovevamo andare a est, in Asia, e ci siamo ritrovati a sud-ovest, in Africa. Un po’ fuori rotta, penserete voi, ma questa avventura non prevista ci è servita tantissimo: abbiamo imparato davvero a vivere nei 9mq del van, a capire i suoi limiti, i nostri e a come risolvere i tanti problemi che ci si ritrova a fronteggiare ogni giorno da soli in mezzo al mondo.
Sembrava più vicino con una cartina in mano! Solo 8 fusi orari.
Buone notizie
Finita la nostra avventura in Africa (che puoi rivivere con la mappa interattiva qui), mentre stavamo tornando in Italia per sposarci, sistemare il van e riorganizzare le idee sulla strada da intraprendere, abbiamo ricevuto un messaggio dal nostro carissimo amico Franco di @bicosisgud : “ragazzi la nave per il Giappone riparte!”.
Potete provare a immaginare il nostro stato d’animo. Avevamo mille e più cose da organizzare, ma la priorità era diventata scrivere una email al nostro contatto in Russia. Poche ore di fuso orario dopo abbiamo ricevuto la risposta più importante di tutte:
Hello Paolo,
the ferry to Korea goes weekly.
(che tradotto: Ciao Paolo, la nave per la Corea c’è ogni settimana)
Ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti: “andiamo in Giappone in van, questa volta per davvero!”
Un nuovo itinerario
Seppur non ci fossero più grossi ostacoli davanti a noi, rimaneva un piccolo problema da aggirare: era settembre e a breve sarebbe arrivato l’inverno in Russia, il che non ci avrebbe di certo permesso di attraversare le strade del paese fino all’estate.
Era il caso di rinviare ancora una volta il nostro progetto? Certo che no! A quel punto, cartina alla mano, abbiamo solo deciso di affrontare il percorso di fronte a noi con molta calma e di dividere questo enorme viaggio in due tour: il primo attraverso i paesi Balcani per dire lentamente lentamente arrivederci all’Europa (che puoi vedere qui ), il secondo varcando la soglia di un nuovo continente direzione Giappone.
Potevamo puntare dritto e accorciare le distanze? Certo che no! Eccovi quindi un ulteriore, bizzarro, itinerario in stile Vandipety.
Aggiornamento
A differenza di quanto avevemo preventivato abbiamo deciso di modificare alcune parti del nostro viaggio. Abbiamo deciso di rimandare la visita del Kirghizistan ma di aggiungere la visita di San Pietroburgo. Trovi le motivazioni nei paragrafi dedicati.
1. Turchia
Sarà il primo paese da attraversare, partendo da Edirne per raggiungete Istanbul, attraversare il Bosforo ed entrare ufficialmente in Asia, terzo continente visitato on the road! Prima punteremo verso sud per visitare la costa mediterranea, poi andremo verso la Cappadocia e l’interno della Turchia, fino a spingerci nel profondo est del paese a un passo dall’Iraq e Iran.
2. Georgia e Armenia
Ecco due paesi sui quali abbiamo grandi aspettative! Entreremo in Georgia da Batumi per poi procedere fino alla capitale, Tbilisi, visitando mille e più meraviglie lungo il percorso. Dopodiché scenderemo ed entreremo in Armenia, visitando luoghi come il lago Gegharkunik fino alla capitale Yerevan, tornando poi in Georgia.
3. Russia
Dal confine con la Georgia andremo dritti verso Mosca, per poi andare alla scoperta dell’anello d’oro, un gruppo di città storiche situate a nordest della città. Inizieremo poi a percorrere una parte della Transiberiana fino al confine con il Kazakistan e interromperemo brevemente la nostra visita. per entrare nel primo dei due paesi “stan”!
Aggiornamento
“Sapete che a San Pietroburgo ci sono le notti bianche?” è bastata una frase per convincerci a fare una deviazione di circa 700 km da Mosca per andare a visitare la città che non dorme mai d’estate, soprattutto in questo periodo! Avremmo fatto bene?
4. Kazakistan e Kirghizistan
Entreremo in Kazakistan da nord, per dirigerci alla capitale Astana e successivamente andremo fino a sud, ad Almaty, la “Cortina” del Kazakistan. Vista la vicinanza con il Kirghizistan abbiamo deciso di non tralasciare la visita di questo paese selvaggio, partendo dalla capitale Bishkek per poi spingerci fino al lago Issyk Kul.
Non sarà una visita troppo duratura in quanto il resto del paese è difficile da raggiungere senza un mezzo 4x4.
Aggiornamento
Dopo aver scoperto che Olimpia aveva un tumore abbiamo deciso di evitare di fare una deviazione di più di 3000km verso sud ma dopo aver visitato Astana di rientrare direttamente in Russia. Rimanderemo la visita del Kirghizistan a un futuro viaggio.
5. Russia, di nuovo
Il rientro in Russia sarà breve e avverrà nella zona dei Monti Altaj, zona poco nota ai turisti ma naturalisticamente parlando molto bella! Percorreremo delle strade stupende che ci condurrà subito al paese successivo.
6. Mongolia
Questo paese selvaggio, magnetico e incontaminato è da sempre nei piani originali e finalmente riusciremo a visitarlo. Non vediamo l’ora di mettere piede nella terra di Gengis Khan! Se tutto andrà secondo i piani proprio davanti alla statua di questo grande condottiero il nostro gatto Sakè festeggerà il suo quarto compleanno!
7. Russia, ultimo ingresso
Ultimo ingresso in Russia, promesso. Entreremo dalla zona del lago Baikal, per poi ripercorrere la transiberiana in direzione fino alla fine arrivando a Vladivostok, ultima tappa, da dove prenderemo il traghetto che porterà tutti in Corea: noi, i nostri animali e il van!
8. Corea
Finalmente arrivati in Corea inizierà una lunga visita di questo paese in quanto vogliamo visitarlo in lungo e largo, anche se non è enorme! E diciamocela tutta, anche per ammortizzare un po’ i costi del traghetto.
9. Giappone!
Probabilmente piangeremo a dirotto dalla commozione il giorno in cui riusciremo finalmente a mettere piedi, zampe e ruote in Giappone. Sarà un sogno che si avvera, sarà un grande traguardo, sarà un momento indimenticabile.
E una volta nel paese del Sol Levante cosa succederà? Restate con noi per scoprirlo, perché non sarà una fine ma solo un nuovo entusiasmante punto di partenza.
E’ tempo di svelare qualche segreto
Abbiamo detto che vi avremmo svelato qualche segreto e vogliamo essere di parola. Il primo è che la nostra meta e il nostro amore per il Giappone sono sempre stati davanti ai vostri occhi!
In quasi tutti i nostri video c’è sempre stato un rimando al Giappone: un ristorante di Ramen nel vlog a Madrid , un tori rosso visto da Sara in Marocco oppure un Konichiwa di troppo . Questi sono solo alcuni piccoli esempi e vi sfidiamo a trovarli tutti!
Anche se il segreto più grande è sempre stato lui: Sakè!
Eh sì, l’origine del nome del nostro gatto giramondo si deve proprio al tipico liquore giapponese! Lui è sempre stato presente in tutti i video, come a dirvi: “ehi, noi andiamo in Giappone!”
Ma c’è di più. Spesso ci avete chiesto come si chiama il nostro van e noi abbiamo sempre glissato su questa domanda, tant’è che la community decise di chiamarlo Scricchiolo in virtù dei danni riportati durante la nostra avventura in Senegal.
Ora è giunto il momento di rivelarvi che il vero nome del nostro van è:
ToTo: TOrino-TOkyo.
Le iniziali di due città, quella di partenza e quella di arrivo. In mezzo noi, i cambi di direzione, ogni singola emozione vissuta.
Ultimi cambiamenti
Ultima notizia per festeggiare questo grande viaggio! Vogliamo accontentare tutti!
Vlog
Per tutto Aprile usciranno due vlog a settimana sul nostro canale (iscriviti per non perderteli! ) ogni martedì e giovedì ore 18:00!
Mini vlog
Insieme ai vlog usciranno dei “mini vlog da 60 secondi” sia su YouTube come short che su Instagram come reel , per raccontare un po’ più “brevemente” questa grande avventura!
Blog
Apre ufficialmente la rubrica Direzione Giappone, una serie di articoli in cui vi racconteremo aneddoti e informazioni utili su questo grande viaggio!
Cosa ne dici, viaggerai con noi in questa folle avventura?
Arigatou, alla prossima.
🇮🇹 → 🇯🇵 9862 km (in linea d’aria)
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