Paesi Bassi in camper con cane e gatto: itinerari, consigli e informazioni utili

Abbiamo visitato e vissuto nei Paesi Bassi a bordo del nostro van, con cane e gatto come compagni di viaggio, nel mese di agosto 2022. Siamo rimasti affascinati dai paesaggi e dalla gentilezza delle persone, oltre che dalla bellezza di alcuni siti turistici e non. Sicuramente è un viaggio che consiglieremmo a chiunque, non solo a bordo di un van ma anche arrivando in aereo e sfruttando l’ottima rete di trasporti pubblici.

Tabella dei contenuti

Itinerario

In questa sezione ti elencheremo tutte le tappe della nostra avventura, ricreando un piccolo diario giornaliero e rimandandoti a una sezione dedicata per quanto riguarda la visita della capitale, Amsterdam. Noi siamo arrivati nei Paesi Bassi dalla Germania del Nord e abbiamo attraversato tutto il paese da nord a sud, dirigendoci poi in Belgio.

Se vuoi saltare subito alle conclusioni e alla mappa con tutte le soste e ai luoghi che secondo noi meritano di più clicca qui.

Giorno 1: il primo paesino olandese che abbiamo visitato è stato Bourtange. Abbiamo parcheggiato presso il centro informazioni da cui parte la passeggiata per visitare il borgo antico, con le mura che circondano piccoli mulini e casette adibite a botteghe o alberghi, immersi in un tempo che sembra essersi fermato (animali ammessi). Terminata la visita ci siamo diretti verso Appingedam, villaggio noto per le case con le cucine sospese sul canale. Un’unica via centrale mostra dei veri e propri cubetti spuntare dai palazzi, a più altezze. Da dietro le finestre senza tende si può immaginare di entrare in quelle cucine e sentire il profumo di caffè, di torta alla cannella, di ortensie fresche. Poi ci siamo diretti alla città di Groninga (sosta in libera in periferia, lungo la riva di un lago).

Giorno 2: dopo aver passeggiato sulle sponde del lago abbiamo deciso di visitare il mercato della città, raggiungibile a piedi costeggiando il canale e scoprendo le prime barche che fungono da abitazione (ci siamo spostati per parcheggiare all’Ikea gratuitamente). Arrivando in centro abbiamo dato un’occhiata alla via del vecchio quartiere ebraico, lungo il quale oggi si trovano un’infinità di botteghe diverse, fino a raggiungere la vecchia sinagoga. Nella piazza del mercato si trovano numerose bancarelle di prodotti tipici, tra cui formaggi e banchetti di pesce che servono anche i famosi panini con aringa e cipolle (fai attenzione ai gabbiani, proveranno a rubarti il cibo!). Giunti al van abbiamo deciso di spostarci in un posteggio in mezzo alla natura, vicino a Haulerwijk, in modo da lasciare Olimpia e Sakè liberi all’aria aperta.

Giorno 3-4-5: dopo aver passeggiato in aperta campagna e pranzato in riva a un piccolo canale poco distante, abbiamo raggiunto il vicino paesino di Giethoorn, famoso come la piccola Venezia olandese. Abbiamo trovato un sito delizioso ma a parer nostro un po’ snaturato e reso troppo commerciale, con moltissimi turisti, quasi tutti a bordo di gondole e barchette. Il paesino è un dedalo di canali, villette ben tenute, giardini curati, parecchi airbnb, negozietti. Noi abbiamo preferito passeggiare senza meta, salendo e scendendo da un lato all’altro. Per la notte ci siamo spostati in un parcheggio a 10 minuti presso il piccolo paesino di Belt Schutsloot: un dedalo di canali illuminati da piccoli lampioni e lumini, ortensie colorate, case senza recinzioni e un’atmosfera di pura magia. In quella cornice siamo rimasti 3 giorni, stringendo amicizia con la gente del posto e aiutando a realizzare le gondole in fiore che avrebbero sfilato sul canale per il famoso festival (se vuoi saperne di più su questa tradizione che ha luogo da 70 anni trovi tutto in questo video, mentre trovi le future informazioni tecniche a questo link ).

Giorno 6: ultima sveglia affacciati sul canale, per poi spostarci a mezz’ora di distanza per sfruttare una stazione di servizio in un porto, poi al paesino di Urk e infine in un parcheggio affacciato sulla riva, trovato per caso, a Oostvaardersplassen.

Giorno 7: la strada che abbiamo percorso nel pomeriggio era completamente immersa fra campi e distese di pale eoliche, fino a raggiungere un paesino sospeso fra ponti e canali, Onderdijk. Il tempo qui sembrava essersi fermato: abbiamo fatto due passi passeggiando tra i canali e i cortili delle case in quello che sembrava essere un paese fantasma, con ragnatele su auto e piante e parecchia spazzatura in giro che ci hanno un po’ amareggiati. Dopo essere tornati al van, complice un tasso di umidità che rendeva il nostro livello di sopportazione decisamente più basso e visto che l’odore di fritto del venditore ambulante invadeva i muri di casa nostra, abbiamo deciso di spostarci in un altro parcheggio raggiungendo un vicino paesino decisamente più invitante, Medemblik.

Giorno 8: complice un clima non stabile abbiamo visitato il paesino nel pomeriggio. Le casette sono disposte a file ordinate lungo una scacchiera di stradine e canali. Dopo aver scambiato qualche parola con i locali, abbiamo continuato a camminare senza una meta tra i canali. Poco prima di tornare al van abbiamo acquistato della verdura in una cassettina davanti al portone di un palazzo a due piani, lasciando i soldi nella buca delle lettere (usanza tipica in questo paese come in altri paesi del nord Europa). Per la notte ci siamo spostati a Hoorn.

Giorno 9: Hoorn in passato era un importante porto mercantile e in qualche modo trattiene ancora un po’ il fascino di quell’atmosfera. Il centro storico è caratterizzato da palazzi caratteristici, che riportano anche il simbolo della città, l’unicorno. Nei giorni precedenti al nostro arrivo aveva avuto luogo un festival, cosa che non ha reso la nostra visita del tutto piacevole, con spazzatura ovunque e netturbini all’azione. Abbiamo quindi deciso di rientrare a bordo del camper e raggiungere la riva di una canale, proprio vicino a un mulino: parcheggio ideale per fare due passi, circondati da campi e pecore al pascolo. Da lì ci siamo spostati ad Alkmaar. La città è famosa per la produzione di formaggio e il mercato tipico, che si tiene ogni venerdì mattina e ogni martedì sera dalle 19 alle 21 nella piazza principale (trovi maggiori informazioni qui ). Dato che era martedì abbiamo deciso di approfittarne per immergerci ancora di più nell’atmosfera delle usanze locali. Dopo aver parcheggiato vicino a un centro sportivo, abbiamo raggiunto a piedi il centro fino alla piazza centrale, piena di torrette di forme arancioni e tondeggianti di formaggio, che vengono caricate su dei carretti e trasportate da coppie di uomini nei punti dai quali poi vengono vendute al pubblico. Curioso vero? Se ti va puoi scoprire tutto nel nostro video . Insieme a noi numerose persone, tutte attente a osservare quel gioco di schemi e ad annusare il profumo nell’aria. Ci siamo fatti prendere per la gola da un carretto che vendeva panini con fettine di formaggio fuso, per poi tornare dopo poco ad acquistarne un terzo. Dopo aver comprato anche un paio di pezzi di formaggio siamo rientrati con il bottino, più che soddisfatti.

Giorno 10: sotto una pioggia torrenziale abbiamo raggiunto la stazione dei treni per far salire a bordo con noi Davide, un caro amico, con il quale avremmo visitato l’isola di Texel. Insieme a lui siamo arrivati in un campeggio nei pressi di Den Helder, dove ci ha accolti una simpatica signora anziana. Dopo aver pranzato e aver montato la tenda vicino al van, abbiamo raggiunto a piedi le vicine dune affacciate sul Mare del Nord. Sembrava per un attimo di camminare nei paesaggi irlandesi dell’entroterra. Un’unica strada, a curve morbide, costeggiata solo dalla natura.

Giorno 11: ci siamo diretti all’isola di Texel, arrivando al porto con un tempismo perfetto. La traversata dura una ventina di minuti (trovi qui le info utili). Quando abbiamo toccato terra siamo andati dritti al faro a nord dell’isola, parcheggiando in un punto vista mare. Il caldo sembrava non voler darci tregua, così abbiamo deciso di spostarci verso ovest, in un paesino sulla costa. Trovato un parcheggio perfetto per lasciare Olimpia e Sakè a bordo, sotto l’ombra di qualche albero, noi abbiamo indossato il costume e ci siamo diretti verso la spiaggia,fermandoci solo per assaggiare la tipica birra Texel, per poi tuffarci nelle acque gelide del Mare del Nord (vuoi provare il brivido insieme a noi? Tuffati anche tu!). Nel tardo pomeriggio siamo rientrati con il traghetto e abbiamo raggiunto il campeggio.

Giorno 12: siamo tornati ad Alkmaar assaggiando per pranzo i tipici kibbeling, pezzetti di merluzzo fritti in pastella. Poi ci siamo spostati a Volendam, un piccolo paesino portuale con pochi passanti, qualche bicicletta, case ordinate e curate che si affacciano sul canale. L’ultimo stop in compagnia di Davide è stata la vicina isola di Marken, che si può raggiungere via traghetto o in auto attraversando una striscia di terra. Il centro è pedonale e riservato ai residenti e il tempo qui sembra essersi fermato a 50 anni fa. Oltrepassato un porticciolo, abbiamo camminato sui ciottoli ammirando la natura circostante. Nel tardo pomeriggio abbiamo raggiunto Amsterdam, parcheggiando per la notte a NDSM Wharf, un quartiere hypster in evoluzione, decorato da murales e con una buona offerta di locali serali.

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Giorno 15: lasciata Amsterdam, la prima tappa è stata Zandeem, che ha attirato la nostra attenzione con un albergo dalle forme uniche: cubi di vari colori appoggiano uno sull’altro dalla base al tetto, quasi a formare una grande costruzione di lego. Nel pomeriggio abbiamo raggiunto Zaanse Schans, paesino famoso per i mulini. La strada pedonale, costeggiata dalla ciclabile, scorre lungo una decina di mulini, adibiti ognuno a produzioni diverse. Poi si raggiunge una fattoria che produce formaggi, passando davanti a un paio di piccole botteghe e piccole casette una più bella e curata dell’altra: ci sono fiori ovunque, qualche gallina libera, alcune pecore, anatre. Notte in libera in campagna.

Giorno 16: siamo rimasti a Zaanse Schans per visitare l’interno della fattoria che vende i formaggi tipici (prezzi un po’ più cari di quelli del mercato di Alkmaar) e alcune delle botteghe già chiuse il giorno prima. Una casetta tutta bianca proponeva cioccolato. Di ogni tipo e forma, soprattutto mulini e tulipani. Da un portone fuoriusciva un profumo di burro, sembrava di entrare dentro un’enorme impasto farcito: nell’atrio vendevano caramelle di ogni tipo, in confezioni attira bambini, al fondo si trovava invece il bancone con i prodotti appena sfornati. Usciti dalla bolla zuccherina ci ha accolti un negozio con le classiche ceramiche dipinte di blu. Nel tardo pomeriggio abbiamo deciso di avviarci verso la cittadina di Haarlem. Dopo aver visitato il centro raggiungendo canale dopo canale la piazza centrale, ci siamo spostati nelle campagne per la notte, a Spaarndam.

Giorno 17: siamo rimasti in campagna passeggiando lungo una pista ciclabile e scoprendo i ruderi di un’intera cinta muraria che si estendeva a confinare i possedimenti della città di Amsterdam, per poi spostarci nel verso la costa. Questa zona è luogo di parchi naturali, con accessi limitati agli animali. Non siamo riusciti a comprendere al meglio le informazioni sul biglietto giornaliero per cui ti lasciamo il link al sito. Noi abbiamo raggiunto a piedi la spiaggia attraversando prati e dune e osservando cerbiatti in lontananza e siamo andati a dormire in un paesino non troppo distante, Katwijk, con un piccolo porto adibito a parcheggio.

Giorno 18: nel tardo pomeriggio ci siamo spostati a Leiden. Il centro del paese ha catturato subito la nostra attenzione. Casette ordinate lungo i canali, facciate dipinte con colori pastello, persone sedute in strada con aria serena e rilassata. Alcuni palazzi lasciano di stucco per i dettagli curati e per le poesie riportate sulle pareti in più lingue straniere, e il tramonto sui canali ragala scorci meravigliosi. Vale una visita. Per dormire ci siamo spostati in un parcheggio non distante, affacciato su un lago.

Giorno 19: ci siamo spostati a L’Aia, o meglio Den Haag, città in cui è impossibile non buttare un occhio verso le numerose gallerie d’arte e i negozi vintage. Per la notte ci siamo spostati a Delft, cittadina molto vivace, famosa per le ceramiche blu, che ci ha accolti con due spettacoli di musica dal vivo nelle piazze del paese: swing in una piazza, rock nell’altra. Notte in libera sul canale.

Giorno 20: essendo sabato abbiamo approfittato del mercato settimanale, dove si paga tutto con la carta, anche se per pochi euro. Abbiamo optato per un filoncino che tutti sgranocchiano per le vie del paese, un miscuglio di farina e formaggio che si scioglie al primo morso, poi per pranzo abbiamo riprovato i kibbeling, mangiando in piedi appoggiati a un tavolino e ascoltando la musica del carretto che si esibiva poco più in là e che rimbombava in tutta la piazza. Lasciata Delft ci siamo spostati a Rotterdam. Il paesaggio intorno si è fatto più industrializzato, mentre sullo sfondo iniziavano ad apparire i primi dei tanti grattacieli e palazzoni ai quali non eravamo più abituati. L’architettura della città è decisamente diversa rispetto a tutti i paesini olandesi. Abbiamo parcheggiato in centro a pagamento (controlla i parchimetri perché in certi orari non si paga), visitato il mercato centrale (molto bello architettonicamente dall’esterno) e ci siamo diretti verso le vicine case cubiche: costruite negli anni ‘80, sono oggi 38 abitazioni private, più un museo. Vengono anche chiamate il bosco del quartiere, dato che dovevano ricordare, nell’immaginario del progetto, delle chiome di alberi. L’impatto è notevole e da qualsiasi parte le si guardi vien voglia di fermarsi ancora un po’. Da qui abbiamo raggiunto il porto per ammirare i grattacieli che svettano sul canale. Tornati al van, ci siamo spostati nel quartiere più antico della città, risparmiato dai bombardamenti, con le facciate dei palazzi simili a quelle degli altri paesini.

Giorno 21: tappa a Dordrecht, per poi raggiungere la cittadina di Gouda, famosa per la produzione di formaggio. Abbiamo sostato nella piazza con servizi gratuito per i camper, per poi raggiungere strade a ciottoli, ponti sospesi sul canale, la piazza con il meraviglioso municipio. In serata siamo arrivati a Utrecht, dove siamo rimasti una settimana per passare del tempo con il nostro amico Davide. Noi abbiamo affittato le biciclette (fai attenzione, si frena con i pedali!) per raggiungere facilmente il centro avendo lasciato il van un po’ fuori città, ma in caso puoi anche sfruttare le comode linee dei bus (il biglietto si fa a bordo e si può pagare con la carta). Il centro città si affaccia tutto sul canale, costeggiato da case e locali pieni di dettagli. Se ti capita cerca un birrificio con tavoli e sedie in legno nel quale si può giocare liberamente a biliardo o a giochi di società e ordina una birra e le tipiche polpette chiamate bitterbollen! Ci sono alcuni parchi molto belli in città, merita passeggiare con calma e sedersi su di una panchina a osservare il sole che scende dietro ai tetti, proprio come fanno gli olandesi. Lasciata Utrecht siamo tornati verso Gouda, direzione Belgio.

###### In Breve Di seguito le sole tappe. Abbiamo sempre dormito in libera, tranne dove specificato.

Giorno 1: Bourtange - Appingendam - Groninga

Giorno 2: Groninga

Giorno 3-4-5: Giethoorn - Belt Schutsloot

Giorno 6: Urk - Oostvaardersplassen

Giorno 7: Oostvaardersplassen - Medemblik

Giorno 8: Medemblik - Hoorn

Giorno 9: Hoorn - Alkmaar

Giorno 10: Alkmaar - Den Helder in campeggio

Giorno 11: Isola di Texel - Den Helder in campeggio

Giorno 12: Alkmaar - Volendam - Marken -Amsterdam

Giorno 13-14: Amsterdam

Giorno 15: Amsterdam - Zaandem - Zaanse Schans

Giorno 16: Zaanse Schans - Spaarndam

Giorno 17: Spaarndam - Parco Nazionale - Katwijk

Giorno 18: Katwijk - Leiden

Giorno 19: Leiden - L’Aia, o meglio Den Haag - Delft

Giorno 20: Delft - Rotterdam

Giorno 21: Dordrecht - Gouda - Utrecht

Giorno 22-: Utrecht

Clima e quando andare

Nei Paesi Bassi il clima è sovente piovoso, con inverni che possono essere molto rigidi.

La primavera può essere la stagione ideale per ammirare i numerosi campi di tulipani in fiore, ma potresti trovare ancora giornate fredde e ventose oltre che piovose.

L’estate del 2022 è stata decisamente buona, con giornate molto calde e soleggiate. Essendo il paese a nord, ricorda che il sole tramonta più tardi che in Italia, quindi aspettati giornate che ti sembreranno più lunghe.

Strade

La condizione delle strade nei Paesi Bassi è in ottimo stato. Le autostrade sono gratuite e non è richiesta alcuna vignetta.

Servizi e soste

In tutto il paese la sosta in libera non è contemplata. Ci sono numerosi luoghi in natura dove noi abbiamo dormito in sicurezza. Si trovano numerosi campeggi, a prezzi non economici, che non sempre permettono il solo utilizzo dei servizi camper. Trovare tali servizi non è sempre facilissimo, si possono trovare a volte in aree cittadine adibite o in prossimità dei centri commerciali o stazioni di servizio.
In prossimità dell’isola di Texel non siamo riusciti a sostare in libera di notte e abbiamo preferito dormire in un campeggio meno costoso sulla terraferma, usufruendo del comodo traghetto.

Quanto abbiamo speso

Di seguito un’idea di quanto abbiamo speso per rimanere un mese nei Paesi Bassi, tenendo però conto che questo viaggio rientra in un percorso molto più ampio e che siamo rimasti fermi più giorni per trovare un amico. In tutto il paese si riesce a pagare comodamente con la carta di credito e/o debito, anche per cifre minime.

Spese
Totale :

Quando ci troviamo in un paese straniero, soprattutto dove non accettano l'euro, ci affidiamo a questa carta gratuita, che ti permette di pagare senza alcun tasso o addebito.

Mezzi di trasporto pubblici

I mezzi di trasporto pubblici sono davvero efficienti in tutto il paese. Bus, treni, tram, traghetti, biciclette: noi non abbiamo mai avuto problemi né con i pagamenti né con gli orari.

Considerazioni e tappe imperdibili

Non conoscevamo la Nuova Aquitania e dobbiamo essere sinceri, certe sue caratteristiche ci hanno piacevolmente colpiti. Nonostante il clima non sia dei più favorevoli si respira un’atmosfera serena e pacifica.

In camper o auto, le mete imperdibili secondo noi sono :

  • Giethoorn - Belt Schutsloot: la “piccola Venezia” merita sicuramente una sosta, ma la vicina Belt Schutsloot ti regalerà una visita davvero autentica
  • Alkmaar: la visita della sola cittadina potrebbe essere poco rilevante, motivo per cui ti consigliamo di raggiungerla di martedì sera o venerdì mattina per assistere al famoso mercato del formaggio (qui trovi informazioni in merito agli orari)
  • isola di Texel: a noi è piaciuta davvero tanto! Natura, spiagge, faro, bagno nel Mare del Nord, la birra locale.. merita una visita!
  • Amsterdam: è forse una delle mete che a noi è piaciuta meno, perché tranne il quartiere Jordaan, l’abbiamo trovata meno autentica.
  • Zaanse Schans: è il tipico paesino con i mulini!
  • Leiden: è un piccolo gioiellino, circondata da canali. Non perderti le poesie sulle facciate dei palazzi!
  • Rotterdam: città particolare, con i grattacieli che si specchiano nei canali e le famose case cubiche.
  • Utrecht: ti verrà voglia di affittare una bici e sfrecciare a fianco alla gente del posto, sederti su di una panchina e osservare il sole tramontare.. Utrecht è una cittadina a misura d’uomo, bella da visitare e vivere!
Viaggiare con il proprio animale
Per viaggiare Europa con il proprio animale occorre avere:
  • passaporto
  • microchip
  • vaccinazione antirabbica in corso di validità
Controlla, se il tuo animale appartiene a una razza particolare, che sia ammesso in paese. Ti consigliamo di prestare sempre attenzione nei luoghi affollati perché le persone potrebbero avere timore, motivo per cui noi giriamo sempre con i nostri animali al guinzaglio. In parecchi casi è richiesta la museruola, ti consigliamo di tenerla a portata di mano.

Ti consigliamo di portare con te una ciotola (noi usiamo questa che si appende comodamente allo zaino) e una borraccia con acqua se la giornata è particolarmente afosa.
Il nostro Vlog

Nel video qui sotto puoi fare un po’ il turista insieme a noi oppure trovi la serie completa sul paese a questo link .

Le nostre mappe

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