Normandia in camper con cane e gatto: itinerario, consigli e informazioni utili

In questo articolo ti porteremo con noi alla scoperta della Normandia, regione francese che adoriamo e che abbiamo visitato sia in auto sia in van. Pronto a scoprire paesini fiabeschi e spiagge ricche di storia? Non senza entrare in una boulangerie e uscire con una baguette sotto braccio :) Se la tua idea è quella di visitare la Normandia insieme alla Bretagna, ti rimandiamo all’articolo in merito così da poter unire i due itinerari. Ti consigliamo di anche dare un’occhiata anche a un paio di mete nell’Alta Francia!

Tabella dei contenuti
Itinerario

In questa sezione ti elencheremo tutte le tappe della nostra avventura, ricreando un piccolo diario giornaliero. Se vuoi leggere il nostro itinerario in breve lo trovi qui, se invece vuoi sapere cosa consigliamo come tappe imperdibili puoi cliccare qua.

Giorno 1: la nostra meta, arrivando dall’Alta Francia è stata Le Treport, primo paese della Normandia. Se arrivi invece dalla regione di Parigi ti consigliamo vivamente una tappa nel piccolo paesino di Giverny, che abbiamo visitato anni fa raggiungendolo proprio a bordo della nostra automobile. Tornando a Le Treport, abbiamo passeggiato fino al faro e poi verso la spiaggia, ammirando una fila di casette colorate, ma ti consigliamo di non perdere anche le pittoresche casette che si estendono dall’altro lato della città, verso la spiaggia di Mers les Bains. Quando ha iniziato a piovere abbiamo deciso di spostarci per la notte a Dieppe, dove abbiamo cenato presso una piccola osteria a base di succo di mela, galette con funghi emmental e uovo, e galette con prosciutto emmental e uovo, senza farci mancare una crepe dolce con mele. La cena è finita con un quarto d’ora di ringraziamenti alla cassa e la cuoca, una nonnina dallo sguardo dolce, che agitava le mani verso di noi da una piccola finestrella che dava sulla cucina. Notte in libera nel grande parcheggio affacciato sulla spiaggia.

Giorno 2: abbiamo fatto due passi per le vie del centro di Dieppe e vicino al porto, osservando gli aquiloni pronti per il festival di metà settembre. Poi ci siamo spostati di qualche chilometro a Hautot-sur-Mer, in un parcheggio in riva al mare che già conoscevamo per fare due passi in riva fino alla piccola chiesetta con la vetrata blu sul fondo. Dopo questa breve sosta ci siamo spostati nel borgo di Veules Les Roses: un piccolo paesino caratteristico, con rose rampicanti sulle pareti delle case e canali che attraversano il centro storico. Infine abbiamo raggiunto la collina affacciata sulle scogliere, circondati da bunker della seconda guerra mondiale: sotto ai nostri occhi la falesia che contorna Fecamp. Notte in libera.

Giorno 3: sabato mattina a Fecamp indica una cosa, il mercato rionale. Quindi, dopo aver passeggiato sulle scogliere, abbiamo parcheggiato nell’area sosta presente poco prima del paese e raggiunto a piedi la spiaggia e il Palazzo Benedettino, ci siamo diretti in centro. Con le borse cariche di pane, formaggio, frutta, verdura e sidro siamo tornati al van e ci siamo spostati per pranzare in una piccola area pic-nic attrezzata poco prima del paese di Etretat, un luogo che anni prima ci era rimasto nel cuore. La parte storica è ridotta a una piazza che purtroppo è diventata molto turistica, perdendo parte del fascino che doveva avere un tempo. Le scogliere invece sono spettacolari. Si stagliano a destra e a sinistra della passeggiata lungo la spiaggia. Essendoci troppi turisti abbiamo deciso di spostarci in un parcheggio a 15 chilometri affacciato sulla spiaggia di Saint-Jouin-Bruneval e protetto alle spalle da una fila di scogliere. Notte in libera con tramonto mozzafiato.

Giorno 4: alle 8 in punto di mattina eravamo solo noi e un paio di altri camminatori solitari sulle scogliere di Etretat. Abbiamo iniziato la nostra escursione sul lato destro fino alla chiesetta per poi scendere e tornare verso sinistra, da dove si può ammirare la caratteristica roccia a forma di proboscide. Questi luoghi restano impressi nel cuore e nella memoria. Tornati indietro ci siamo fermati in una piccola panetteria comprando un pain au chocolat, una baguette e una fetta di torta di mele tipica di queste zone (da provare!). Poi siamo tornati al parcheggio in riva alla spiaggia e la sera abbiamo cenato nel piccolo ristorantino con le caratteristiche moules frites a la normandie, cioè cozze con cipolle e crema di formaggio insieme a patatine fritte (ottima qualità prezzo).

Giorno 5: dopo essere rimasti tutto il mattino in questo luogo di pace e aver corso sulla spiaggia con i nostri animali, abbiamo deciso di metterci in moto per arrivare a Honfleur, piccolo paesino affacciato sul porto di Le Havre. La città grande non ci aveva emozionati anni prima, quindi abbiamo deciso di andare oltre attraversando il ponte di Normandia, che invece regala uno scorcio fantastico sulla Senna, oltre ad essere una costruzione davvero in armonia con il paesaggio. Parcheggiato a 15 minuti dal centro di Honfleur siamo arrivati a piedi al piccolo porticciolo tondo, popolato di barchette, con palazzi colorati affacciati sulle acque. Le vie del centro sono abbellite da locali e gallerie d’arte, che rendono la visita davvero piacevole. Siamo entrati nella chiesa nella piazza centrale, particolare per la doppia navata speculare e doppio altare. Per la notte ci siamo spostati a Villerville, in uno spiazzo per camper.

Giorno 6: Villerville è un piccolo borgo della Normandia che ci ha accolti con casette in tipico stile francese, con motivi a righe colorate sulle facciate. Sotto la pioggia abbiamo deciso di rimetterci in strada, per raggiungere le spiagge degli sbarchi. Abbiamo attraversato il ponte Pegasus, dietro al quale si può visitare la prima casa della Normandia liberata dagli americani durante lo sbarco e dove oggi si trova un piccolo locale dove bere un caffè, addobbato con tantissimi cimeli di guerra al suo interno. Poco distante in un museo sono visitabili anche i resti del ponte vero e proprio. In questo itinerario abbiamo saltato Bayeux, ma la cittadina merita una sosta. Abbiamo poi raggiunto Saint Mere Eglise, luogo in cui un soldato rimase appeso con il paracadute al tetto della chiesa, si finse morto, venne catturato e riuscì a scappare. Oggi si può ammirare un manichino in sua memoria. Ci siamo spostati ancora, per commemorare questo pezzo di storia passeggiando nel cimitero monumentale americano, con più di 9000 croci bianche affacciate su Omaha Beach. Per la notte ci siamo spostati in un parcheggio che si affaccia direttamente sulla sabbia, a Lestre, in una zona in cui si raccolgono le ostriche.

LE SPIAGGE DEGLI SBARCHI: Le spiagge dello sbarco in Normandia sono 5 e puoi raggiungerle in ordine da sud: Sword Beach, Juno Beach, Gold Beach, Omaha Beach e Utah Beach. La più famosa tra tutte è Omaha Beach, a Colleville-sur-Mer, dove si trova il grande cimitero americano. Puoi tranquillamente dedicare una sola giornata alla loro visita, scegliendo magari un paio di musei.

Giorno 7: dopo aver fatto due passi lungo la riva, ci siamo spostati a Saint Vaste la Hague, parcheggiando con vista su di un piccolo faro. Da qui ci siamo incamminati verso il centro città passando vicino alle fabbriche che lavorano le ostriche, fino a raggiungere il porto e il caratteristico faro. Notte in libera.

Giorno 8: dopo essere rimasti nel tranquillo parcheggio ci siamo spostati nel pomeriggio in città, entrando in un piccolo cortile che aveva catturato il nostro sguardo già anni fa, con panchine sulle quali si leggono poesie scritte su piccoli pezzi di legno. Rientrati sulla via centrale abbiamo raggiunto la piccola bottega di un’artista dalla quale avevamo comprato un quadro, prendendo una cartolina da appendere in van. Ci siamo poi spostati nel paesino a fianco, Barfleur, un piccolo borgo con case in pietra affacciato sul porto, in cui il tempo sembra essersi fermato. Dato che le previsioni del tempo non erano favorevoli abbiamo deciso di guidare un’ora e mezza e raggiungere il Faro di La Hague. Abbiamo parcheggiato in un prato vicino ad una ventina di altri camper. Il vento soffiava forte, ma siamo riusciti a vedere quel faro imponente che anni prima eravamo riusciti ascorgere appena in mezzo alla nebbia. Notte in libera.

Giorno 9: le previsioni del tempo non sbagliavano. Data la pioggia ininterrotta abbiamo sbrigato alcune commissioni nel pomeriggio e approfittato di un camper service di un supermercato per poi guidare fino a Granville. Notte in libera vicino alla piscina.

Giorno 10: Granville ci ha accolti con lo stesso fascino che ci aveva dimostrato anni prima. Parcheggiato al porto, abbiamo iniziato a camminare con Olimpia e Sakè dirigendoci verso la parte della città alta, accerchiata da bastioni, un dedalo di stradine in cui perdersi e da cui ammirare la costa. Tornati al van per far riposare gli animali e gustare un pain au chocolate ai tre cioccolati, ci siamo incamminati verso i giardini della casa natale di Christian Dior. La vista sulla baia da qui regala una cartolina deliziosa. Gli alberi fanno da cornice, le acque dapprima cristalline e chiarissime si allontanano in mare aperto per diventare blu scuro. La sabbia bianca crea un contrasto di luce notevole e la schiuma delle onde dona pennellate qua e là. Tornando indietro abbiamo potuto vivere appieno l’atmosfera di festa fra le stradine, con ragazzi del conservatorio intenti a suonare ad ogni angolo. Lasciata Granville, ci siamo spostati per raggiungere un posto in mezzo a un piccolo borgo con poche case, attorniato dai campi. Davanti a noi svettava Mont Saint Michel, in tutto il suo splendore. Abbiamo pranzato sulla panchina, per poi rimanere in questo luogo, ammirare il tramonto sull’Abbazia e dormire indisturbati.

Giorno 11: siamo arrivati di prima mattina al parcheggio di un chioschetto non distante da Mont Saint Michel, dove consumando colazione si può parcheggiare per un paio di ore. Acquistati caffè e Madeleine al cioccolato ci siamo gustati sia i dolci che la vista. Poi, assicurati gli animali in van per evitare loro la bolgia di gente che avremmo incontrato, ci siamo incamminati per un’oretta di passeggiata. Se non te la senti di camminare puoi fare la coda per salire sul trenino a pagamento. Avendo già visitato l’Abbazia anni prima, abbiamo solo camminato per le viuzze, a parer nostro rovinate un po’ dalle troppe insegne turistiche, per poi dirigerci in un parcheggio a Cherrueix, in riva al mare.

In Breve

Di seguito le sole tappe. Abbiamo sempre dormito in libera.

Giorno 1: Le Treport - Dieppe

Giorno 2: Dieppe - Veules les Roses - Fecamp

Giorno 3 Fecamp - Etretat

Giorno 4 Etretat

Giorno 5: Honfleur - Villerville

Giorno 6: Etretat

Giorno 7: Villerville - Saint Mere Eglise - Utah Beach - Lestre

Giorno 8: Saint Vaste la Hague - Barfleur - La Hague

Giorno 9: La Hague - Granville

Giorno 10: Granville

Giorno 11: Mont Saint Michel

Strade

Tutte le strade percorse in Normandia sono in buono stato e regalano scorci davvero mozzafiato.

Servizi e soste

In Francia è molto semplice trovare aree di servizio attrezzate e gratuite per carico e scarico. Per le soste in libera noi non abbiamo avuto problemi dato che ci siamo recati in un periodo di bassa stagione. L’unica limitazione è derivata dalle sbarre che negavano l’accesso a mezzi più alti di 1.90 mt in prossimità delle spiagge. Se ti rechi in estate potresti avere più difficoltà a trovare parcheggio.

Quanto abbiamo speso

Di seguito un’idea di quanto abbiamo speso nei 10 giorni in Normandia, tenendo però conto che questo viaggio rientra in un percorso molto più ampio, che ci ha visti percorrere tutta la costa atlantica del paese da nord a sud.

Spese
Totale :

Quando ci troviamo in un paese straniero, soprattutto dove non accettano l'euro, ci affidiamo a questa carta gratuita, che ti permette di pagare senza alcun tasso o addebito.

Viaggiare con il proprio animale
Per viaggiare in Europa con il proprio animale occorre avere:
  • passaporto
  • microchip
  • vaccinazione antirabbica in corso di validità
Controlla, se il tuo animale appartiene a una razza particolare, che sia ammesso in paese. Ti consigliamo di prestare sempre attenzione nei luoghi affollati perché le persone potrebbero avere timore, motivo per cui noi giriamo sempre con i nostri animali al guinzaglio. In parecchi casi è richiesta la museruola, ti consigliamo di tenerla a portata di mano.

Ti consigliamo di portare con te una ciotola (noi usiamo questa che si appende comodamente allo zaino) e una borraccia con acqua se la giornata è particolarmente afosa.
Considerazioni e tappe imperdibili

A noi la Francia è rimasta nel cuore, due volte sue due. I paesini sono ordinati e puliti, con un’architettura armonica. Sovente l’odore di pane e burro ti inviterà a entrare in una boulangerie e difficilmente ne rimarrai deluso.

In camper o auto, mete imperdibili:

  • Veules les Roses: è davvero un piccolo borgo delizioso.
  • Honfleur: dedicare anche solo un paio d’ore per una passeggiata in questo paesino secondo noi ne vale la pena.
  • Fecamp e Etretat : sia una città che l’altra meritano davvero una sosta. Se vai in estate o nei weekend ti consigliamo di camminare sulle scogliere di prima mattina, per goderti appieno questi luoghi magici.
  • le spiagge degli sbarchi: in questo viaggio non abbiamo replicato tutte le spiagge, ma se non le hai mai viste te le consigliamo tutte, in particolare Omaha Beach e il vicino Cimitero Monumentale.
  • Granville: città vivace e piacevole da visitare, vi verrà davver voglia di cercare i numerosi gnometti sparsi ovunque.
  • Mont Saint Michel: per quanto ormai sia una meta a parer nostro troppo turistica, vale sicuramente una visita.
Il nostro Vlog

Nel video qui sotto puoi rivedere il nostro Vlog in Normandia oppure trovi la serie completa sul paese a questo link .

Le nostre mappe
Di seguito puoi consultare comodamente le mappe relative al nostro viaggio. Se vuoi sapere come scaricarle e usarle comodamente offline trovi tutto al seguente link
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